Alla scoperta degli straordinari paesaggi dell’entroterra gallurese.
Per tutti coloro che desiderano esplorare la Gallura più selvaggia, quella plasmata, nelle sue rocce, dal forte vento di maestrale, quella costellata di graniti e sughereti che, miracolosamente, sopravvivono all’impetuosa ed incontrollata forza della natura, quella Gallura disseminata qua e là di stazzi (piccole case bianche dove vivono i pastori e i contadini sardi), quella Gallura ricca di storia, cultura, natura, suggeriamo un itinerario molto interessante alla scoperta di un mondo che non ha nulla da invidiare alle bellezze straordinarie del paesaggio costiero.
Calangianus e il sughero
Dopo aver preso la vostra auto a noleggio all’Aeroporto di Olbia “Costa Smeralda” potete imboccare la SS 127 che conduce a Calangianus, importantissimo centro agricolo ed industriale, famoso nel mondo per la lavorazione del sughero.
Qui, dal 1978, si tiene la Fiera internazionale del sughero, a testimoniare non soltanto la vocazione industriale di questo piccolo centro, ma anche il richiamo internazionale di questa attività.
Ubicato ai piedi del monte Limbara, il comune è costellato di interessanti percorsi naturalistici che permettono di raggiungere bei siti archeologici. In località Monte di Deu troverete il Nuraghe Agnu e la fonte nuragica Li Paladini. In località Campanadolzu, ricca di sughereti, è situato il Nuraghe Sa Pilea.
Luras
Da Calangianus proseguite con la vostra auto in direzione Luras. Qui potrete visitare il Museo Etnografico Galluras, che ricostruisce, fedelmente, tutti gli ambienti della civiltà gallurese.
L’intera zona è apprezzabile anche dal punto di vista archeologico per la presenza di dolmen (tomba megalitica preistorica) e allée couverte (dolmen di forma allungata coperto da lastroni e suddiviso in parti da lastre). Ricordiamo il Dolmen di Alzoledda, il Dolmen di Billella, il Dolmen di Ciuledda.
L’ Allée Couverte di Ladas si contraddistingue per l’imponenza. Misura 6 metri di lunghezza per 2.20 metri di larghezza. A 18 Km da Luras si trova il Lago del Liscia, un invaso artificiale, creato per l’approvvigionamento idrico del territorio circostante, che vale la pena visitare per la presenza di numerose valli ricoperte di querce e lecci ed il panorama mozzafiato.
Tempio Pausania
Il nostro consiglio è di proseguire il vostro viaggio in direzione della SS 133 che vi permetterà di raggiungere la non lontana Tempio Pausania.
Posizionata a nord-ovest del massiccio del Limbara, fu abitata fin dall’età romana (il suo nome era Gemellae). In seguito divenne prima importante centro del Giudicato di Gallura (con il nome di Gemini) e dopo colonia pisana.
Importante e florido centro della Sardegna in età aragonese e spagnola, diventò, a partire dal 1839, sede della Diocesi di Ampurias e tempio.
Potete visitare il centro di Tempio, ricca di edifici fabbricati con la pietra granitica locale e la Cattedrale, sulla Piazza San Pietro.
Con la vostra auto potete dirigervi alla Fonte di Rinaggiu, fare poi una bella passeggiata ed ammirare lo splendido boschetto dal quale sgorgano preziose sorgenti di acqua minerale.
Per gli amanti delle escursioni naturalistiche sono da segnalare:
- L’itinerario che porta al nuraghe Maiori, perfettamente conservato.
- La salita al massiccio del Monte Limbara, dal quale si osserva un paesaggio ricco di pini ed abeti nelle parti più alte mentre, a valle, il paesaggio è caratterizzato dalla presenza di sughereti, lentischi ed olivastri.
- Il sentiero che porta a Punta Balistreri, la cima più elevata del Limbara.
Aggius
Da Tempio Pausania si raggiunge in breve tempo Aggius, immersa in un vasto paesaggio granitico, ricco di monti e caverne.
Centro fiorente per la lavorazione del granito, del sughero, la pastorizia e la tessitura di tappeti di lana, è ricco di percorsi naturalistici che vale la pena visitare.
Raccomandiamo di visitare il Parco Capitza, ricco di sughereti, lentischi e alberi di corbezzolo e la Valle della Luna, caratterizzata da una vasta distesa di pietre e ammassi rocciosi granitici (Grandi Sassi), modellati dagli agenti atmosferici susseguiti nel corso di millenni (questa zona non è da confondere con quella denominata nello stesso modo presente nella zona nord occidentale di Capo Testa, vicino a Santa Teresa di Gallura e, da sempre, paradiso degli hippy).
La Zuppa Gallurese
Non dimenticate di assaporare le straordinarie prelibatezze che la Gallura offre. Tra queste la famosissima Zuppa Gallurese, chiamata “Cuata” (nascosta) dagli abitanti del posto, perché nascosta dalla bianca crosta di formaggio che vi si poggia sopra.
Gustate anche le varietà di dolci tipici galluresi come “li cucciuleddhi e meli”, canestrini di pasta, pasta di mandorle e miele, e le “origliette”, a forma di rombo, fatte di pasta fritta.
Diffuse anche le seadas (etimo derivante da “seu”, lo strutto utilizzato nella pasta che si utilizza per fare una piccola focaccia ripiena di formaggio fresco, appunto la seada), dolci fritti e zuccherati con miele o zucchero.
In ultimo ricordate di sorseggiare un bel bicchiere di Vermentino, il vino doc di questa straordinaria terra!