I dintorni dell’Etna offrono scenari davvero incantevoli agli occhi di migliaia di turisti che, ogni anno, apprezzano le meraviglie storico- naturalistiche che questo territorio è in grado di regalare.
Dopo aver visitato Catania, la “perla nera dello Jonio”, aver apprezzato il suo centro storico, il suo lungomare (caratterizzato da una scogliera lavica molto frastagliata) e la Riviera dei Ciclopi (con i suoi Faraglioni che la leggenda vuole scagliati dal ciclope Polifemo contro Ulisse) ammirate le bellezze naturalistiche presenti nel territorio circostante l’Etna.
Il vasto territorio è divenuto sede di uno dei primi Parchi siciliani, istituito nel 1987. E’ dominato dal vulcano Etna, il più alto d’Europa ed uno dei più attivi al mondo.
Denominato “U Mungibeddu” (“la Montagna”), presenta quattro crateri, costantemente in attività, dai quali fuoriescono numerose colate laviche, cariche di magma.
L’intera area del Parco è suddivisa in quattro zone: nella prima (A) è impossibile accedervi; nella seconda (B) vi sono piccoli appezzamenti di terreno coltivato e il luogo è anche abitato; la terza (C) e la quarta (D) sono densamente popolate.
Fanno parte integrante del Parco venti comuni: Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Castiglione di Sicilia, Giarre, Linguaglossa, Maletto, Mascali, Milo, Nicolosi, Pedara, Piedimonte Etneo, Ragalna, Randazzo, Santa Maria di Licodia, Sant’Alfio, Trecastagni, Viagrande, Zafferana Etnea.
Ogni comune del Parco dell’Etna offre degli scorci deliziosi. Con la vostra auto a noleggio potrete spostarvi in tutta libertà da un posto all’altro, assaporando a pieno le bellezze di questo magnifico territorio.
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Di Adrano, fondata nel 400 a.C., vale la pena visitare il Castello Normanno, eretto nel secolo XI dal conte Ruggero, di forma quadrangolare.
Il Castello ospita il Museo Archeologico, l’Archivio Storico, la Pinacoteca, la Galleria d’arte contemporanea, il Museo dell’artigianato.
Belpasso è centro rinomato per la produzione di olive, mandorle, fichidindia. Bronte è famosa per la produzione di pistacchi, quindi rappresenta una tappa obbligata se desiderate approfondire le vostre conoscenze culinarie.
A Giarre visitate il grande Duomo di S. Isidoro , con due campanili e bella cupola. Linguaglossa, il cui nome potrebbe derivare da una grossa lingua di lava eruttata nel 1634, è da visitare se amate in modo particolare gli itinerari naturalistici e gli sport invernali.
Ricordiamo gli itinerari Mareneve, Montenero, Crateri Sommitali, Monti Sartorius (a carattere vulcanico e botanico) e delle grotte (di tipo speleologico).
Maletto è famosa per i boschi di faggi e querce. Nicolosi fu quasi rasa al suolo dall’eruzione del 1669. Interessante il Museo Vulcanologico, il quale spiega i fenomeni collegati all’attività vulcanica dell’Etna.
Randazzo è un comune che è stato risparmiato, nel corso degli anni, dalle colate laviche dell’Etna. Da visitare la splendida Basilica di Santa Maria, con le tre absidi a forma di torrioni, esempio dell’influenza architettonica svevo- normanna.
Anche la Chiesa di San Nicolò e la Chiesa di San Martino custodiscono interessanti testimonianze pittoriche. Da vedere anche il Museo Archeologico Vagliasindi, ricco di importanti reperti ceramici greco-romani.
Sant’Alfio è noto per la presenza, all’interno del suo territorio, del “castagno dei 100 cavalli”, una pianta dalle colossali dimensioni, che prende nome dalla leggenda nella quale si narra che una regina e i suoi trecento cavalieri vi trovarono riparo mentre pioveva.
Zafferana Etnea merita una visita per le belle chiese, gli itinerari naturalistici e le manifestazioni culturali e letterarie (come il Premio Letterario Brancati).